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giovedì 11 ottobre 2012

LA PAROLA AL COACH

Conosciamo meglio Fabiano Fornoni, l'allenatore che in questa stagione guiderà i ragazzi dell'Under 15.
Coach Fornoni, che bilancio fa di questa prima parte della stagione?
Finora gli obiettivi che mi ero riproposto sono stati centrati, grazie soprattutto all'impegno che ci hanno messo i ragazzi, ma anche alle tante ore di lavoro che abbiamo avuto a disposizione. Sapevo di aver un buon gruppo e una rosa omogenea, e non potevo certo pretendere che in queste prime settimane si risolvessero tutti i problemi di questa squadra.

Quali sono stati gli aspetti positivi e negativi?
Ciò che mi fa ben sperare per il futuro è il fatto che  dal primo allenamento ad oggi la squadra è migliorata sia sotto l'aspetto atletico che sotto quello tecnico. Tatticamente dobbiamo ancora lavorare molto, ma sono cosciente che questa fase non sarebbe stato realistico realizzarla in tempi brevi. Tuttavia qualcosa di buono si comincia a vedere anche qui e quindi non posso che essere ottimista. Comunque le problematiche da sistemare sono ancora moltissime e vorrei che i ragazzi non lo dimenticassero. Certamente se ci guardiamo indietro, non possiamo che essere contenti dei progressi fatti; ma se guardiamo avanti, vediamo ancora una strada lunga e tortuosa, anche se... la luce in fondo al tunnel si vede...
... speriamo non sia il treno!!! Ah ah ah!!!

A parte gli scherzi, in questi primi mesi dobbiamo perfezionare il ritmo-partita e tenere sempre alta l'intensità del gioco, perché ormai sono caratteristiche indispensabili per affrontare un campionato come il nostro.

Domenica disputerete la seconda amichevole pre-seasion. Quali sono gli insegnamenti che ha tratto dalla prima partita con Cologno?
L'amichevole di Cologno aveva per me l'unico scopo di vedere i ragazzi, molti dei quali non avevo mai visto in partita. Detto questo, mi ha fatto piacere vedere la squadra rimontare da -13 in una condizione ambientale obiettivamente difficile. Il rammarico è di aver notato che, raggiunto il -5, i ragazzi "non ci credevano", mentre con un po' di convinzione in più, il sorpasso sarebbe stato possibile. Con Trezzo sarà tutta un'altra storia perché dobbiamo far fruttare il buon lavoro fatto in queste settimane: i ragazzi sanno benissimo cosa voglio da questa partita.

Finora la sua carriera di allenatore e dirigente si è svolta principalmente a Trezzano Rosa. Come si trova ad Ornago nel G.S. Nino Ronco?
Ho trovato una società che mi ha ben accolto e mi ha messo subito a mio agio. L'ambiente è sereno e ho trovato grande collaborazione con i dirigenti e con gli altri allenatori, soprattutto con i nostri "fratelli maggiori" dell'Under 19. Apprezzo il grande sforzo organizzativo e finanziario che sta facendo la società per questi ragazzi; vedo anche i genitori sempre disponibili e che si danno un gran da fare; so che può essere un sacrificio fare tre allenamenti settimanali, di cui uno a Trezzano, ma ho visto che la partecipazione è stata sempre molto alta e che i risultati si stanno vedendo. Tutto questo mi riempie di orgoglio, ma anche di responsabilità perché so che da me ci si aspetta molto, ma non ne sono intimorito, anzi mi è di grande stimolo a dare il meglio di me stesso per questa squadra.

Oltre ai tre allenamenti settimanali, l'altra grande novità è quella di un assistente.
Con Cristian Riva ho già lavorato in altre squadre e, oltre ad essere un amico, posso assicurare che è un allenatore competente: con i ragazzi ci sa fare e loro lo rispettano. Ricordo che Cristian è stato un giocatore della Nino Ronco e per lui questo è una specie di "ritorno a casa". Purtroppo gli impegni di lavoro gli hanno impedito di rinnovare il tesserino di allenatore, ma penso sia da apprezzare tutto il tempo che sta dedicando a questi ragazzi, non solo durante gli allenamenti e le partite, ma soprattutto seguendo i corsi per riottenere la qualifica, un impegno durissimo che spesso toglie spazio alla famiglia e agli amici. Comunque sono contento che anche nelle partite di campionato avrà la possibilità di affiancarmi in panchina.

In attesa di conoscere il calendario del campionato, come giudica le squadre del nostro girone?
A questo punto della stagione è difficile fare previsioni: ammetto di non conoscere il valore dei nostri prossimi avvesari e francamente saperlo mi interessa poco perché innanzitutto guardo la mia squadra e non posso non vedere i miglioramenti di questo inizio stagione. Penso che, se continuiamo di questo passo, potremo giocarcela alla pari con qualsiasi formazione.Nella nostra categoria basta poco per migliorare una squadra, ma anche per peggiorarla: è possibile che in altre società siano variate molte rose e non necessariamente in meglio. Quindi invito i ragazzi a non farsi intimorire dalla presenza di squadre che lo scorso anno li hanno battuti, a volte anche nettamente. E' probabile che alcune di loro siano cambiate (anche di molto); sicuramente è cambiata la squadra di Ornago e questo lo vediamo tutti. Voglio che sia chiaro che, se proseguiamo su questa strada, nessun avversario ci sarà nettamente superiore e che, se i ragazzi non entrano in campo sfiduciati, possono giocarsela contro chiunque.

In conclusione che messaggio vuole dare ai ragazzi e ai tifosi?
A tutti coloro che amano questa squadra ripeto le stesse cose che dico ai ragazzi.
Io voglio giocatori che credano in quello che stanno facendo e che diano l'anima per raggiungere un obiettivo comune. Ormai non sono più dei bambini e non si può disputare un campionato Under 15 della F.I.P. pensando che sia sufficiente fare un po' di corsa e qualche tiro. Così abbiamo costruito l'organico dando una chance a giocatori da scoprire che chiedono strada. Come faremo a migliorare la classifica della scorsa stagione? La risposta è semplice: con il duro lavoro in allenamento. Siamo tecnicamente inferiori ad alcune squadre? Ne siamo consapevoli, risponderemo con dignità e orgoglio: il campo è la livella, si parte sempre da zero a zero e non dalla classifica dello scorso anno. A coloro che mi seguiranno fino alla fine, assicuro che a fine stagione si ritroveranno molto migliorati. Fuori dal campo la società ha sostenuto fatiche immani per dare un'opportunità a questi ragazzi, ora spetta a loro dimostrare sul campo quanto valgono.

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